Palazzo del Bo

Il Palazzo del Bo a Padova è un complesso del Quattrocento, storica sede dell'Università degli Studi di Padova.

Palazzo del Bo
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Il Palazzo del Bo, sede dell'Università degli Studi di Padova, è situato lungo via Via 8 Febbraio 1848, di fronte al Caffè Pedrocchi e ai Palazzi Comunali.

Il palazzo è sede del Rettorato e della Facoltà della Scuola di Giurisprudenza; le aule storiche vengono utilizzate per cerimonie ufficiali e per i conferimenti delle Lauree agli studenti delle Facoltà di Giurisprudenza, Medicina, Lettere e Scienze.

Il Palazzo del Bo fu ricavato nel Quattrocento dalla trasformazione di alcuni edifici preesistenti, situati sul naviglio della Riviera dei Ponti Romani, oggi interrato. La sua funzione originaria era quella di una locanda, che aveva come insegna un bucranio, un teschio di bue.

Nel 1539 il Palazzo divenne proprietà e sede principale dell'Università di Padova, che inserì il teschio di bue nel proprio stemma ufficiale. Da allora lo stesso Ateneo Patavino viene chiamato familiarmente il Bo.

Intorno alla metà del 1500 il palazzo venne radicalmente ristrutturato dall'architetto bergamasco Andrea Moroni, e nella prima metà del Novecento, fu di nuovo oggetto di un’importante ristrutturazione, su impulso del Rettore Carlo Anti, che affidò i lavori di rinnovamento e decorazione all'architetto Giò Ponti, e ampliò la struttura con la realizzazione del Cortile Nuovo progettato dall'Architetto Ettore Fagiuoli.

In epoca contemporanea il Palazzo del Bo è stato arricchito con dipinti e sculture di alcuni tra i maggiori artisti del Novecento, come Filippo De Pisis, Giò Pomodoro e Jannis Kounellis.

L'ingresso principale è situato in via 8 Febbraio 1848; un grande portone di bronzo porta all'Atrio degli Eroi, dedicato alla memoria degli studenti caduti per l'indipendenza dall'Austria nel 1848 e nel periodo della Resistenza, quando l'Università di Padova guadagnò, unico ateneo in Italia, la medaglia d'oro al valor militare.

Ai piedi di una delle scale d'accesso alle logge è collocata la statua di Elena Lucrezia Cornaro, prima donna al mondo a conseguire una laurea nel 1678.

Nell'atrio si trova anche la Scala del Sapere, scalone d'onore che porta al Rettorato, progettato da Giò Ponti, che realizzò la decorazione pittorica con la collaborazione di Fulvio Pendini e di Giovanni Dandolo.

Gli affreschi rappresentano il nascere dell'umanità e del sapere e lo sviluppo delle scienze attraverso cui sale lo studente sotto la guida del maestro. I colori vivaci degli affreschi e dei marmi degli scalini sono stati scelti per vivacizzare uno spazio quasi privo di illuminazione naturale.

Alla base dello scalone si trova il Palinuro, scultura in marmo bianco realizzata da Arturo Martini: l'opera prende il nome del timoniere adolescente della nave di Enea che precipitò in mare guardando affascinato le stelle.

Cortile Antico

Dall'Atrio degli Eroi si accede ad un ampio cortile, detto Cortile Antico, progettato nel Cinquecento da Andrea Moroni, e terminato dopo la sua morte da Vincenzo Scamozzi.

La struttura si sviluppa intorno a un cortile di pianta quadrata e consta in una doppia loggia di colonne doriche e ioniche, sovrastate dall'alta torre medioevale detta Torre dello Studio.

Le pareti del cortile sono decorate con numerose sculture e bassorilievi, con gli stemmi dei rettori e dei professori illustri che hanno contribuito alla storia dell'Università. Dalle logge si accede direttamente alle aule d'insegnamento, oggi utilizzate come sale di rappresentanza, o per le cerimonie ufficiali.

Cortile Nuovo

Dal lato meridionale del Cortile Antico si passa al Cortile Nuovo, progettato dall'Architetto veronese Ettore Fagiuoli come via di collegamento tra le varie strutture del complesso.

Il Cortile è progettato in stile neoclassico e realizzato in pietra d'Orsera negli anni del fascismo, come testimoniato dalla presenza dei tradizionali fasci littori e dalle effigi del Duce.

La parete est incornicia un grande altorilievo in travertino di Attilio Selva, realizzato nel 1939, che riflette i caratteri eroici del nazionalismo fascista.

Un angolo del Cortile Nuovo ospita una stele dedicata a Galileo Galilei e realizzato da Giò Pomodoro in bronzo e granito. Su un'altra parete si trova invece la scultura Resistenza e Liberazione, realizzata da Jannis Kounellis, che celebra la Resistenza e la liberazione d’Italia.

Dal cortile si accede anche al Bar del Bo, patria della Goliardia padovana, gestito da Mario "Bovis" Sensi, famoso per il Polifonico, un ottimo aperitivo (la ricetta è segreta!) dedicato all'Orchestra goliardica, la mitica Polifonica Vitaliano Lenguazza.

Sala dei Quaranta

Dal ballatoio del Cortile Antico è possibile accedere alla Sala dei Quaranta, affrescata da Giacomo Del Forno nel 1942 con i ritratti di quaranta famosi studenti provenienti da ventitré diversi paesi europei.

Nella sala è conservata l'antica cattedra di Galileo Galilei, che insegnò a Padova matematica e fisica dal 1592 al 1610. La cattedra fu costruita per permettere a Galileo di tenere le sue lezioni nella Scuola Grande dei Leggisti, l'attuale Aula Magna, vista l'enorme affluenza di studenti.

Aula Magna

In origine sala da pranzo del grande albergo del Bo, dalla metà dell’Ottocento è riservata alle cerimonie ufficiali.

La sala è riccamente decorata di stemmi originali e di stucchi; il soffitto fu affrescato da Giulio Carlini nel 1854, mentre nel 1942 l'Aula venne risistemata da Giò Ponti, che realizzò la parete di fondo con i seggi del Senato Accademico e l'adiacente Basilica, una grande sala ricca di colonne in cemento rivestito di stucco rosso, da cui si accede al Bo Novecentesco.

La Basilica è arricchita dagli affreschi di Pino Casarini, che ripercorrono la storia politica dell'Università di Padova.

Teatro Anatomico

Di primario interesse è poi il Teatro Anatomico, fatto costruire da Gerolamo D'Acquapendente nel 1594. Si tratta del più antico teatro anatomico stabile nel mondo, che rimase in uso fino al 1872.

Di pianta ellittica, il teatro è a forma di cono, con sei ordini di balconate, ed è in grado di ospitare fino a trecento studenti affacciati sul tavolo centrale. In quest'aula, dal 1711 al 1771, insegnò tra gli altri Giovanbattista Morgagni, padre della moderna anatomo-patologia.

Località

Palazzo Bo

Via VIII Febbraio, 2, 35122
Padova (PD), Veneto, Italia
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Orari
Non disponibile
Detagli

Costo

€7.00
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