Piazza del Santo

Dominata dalla Basilica del Santo, Piazza del Santo racchiude splendidi capolavori come l'Oratorio di San Giorgio, la Scoletta del Santo e il Gattamelata.

Piazza del Santo
© ' La piazza del Santo, antistante, ospita il monumento equestre al Gattamelata di Donatello.' di luciobocchi è concesso in licenza sotto CC BY-SA 4.0
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Piazza del Santo a Padova è dominata dall'imponente mole della Basilica del Santo, edificata tra il 1232 e la metà del 1300 per custodire la tomba di Sant'Antonio di Padova.

Di fronte alla Basilica del Santo è posto il monumento equestre del Gattamelata, capolavoro scolpito in bronzo da Donatello tra il 1446 e il 1453.

Di fianco alla Basilica del Santo si affacciano l'Oratorio di San Giorgio, la Scuola del Santo e il Museo al Santo.

La piazza si trova a poche centinaia di metri dal grande spazio aperto di Prato della Valle, da cui è collegata attraverso Via Beato Luca Belludi.

Il Gattamelata

Di fronte alla Basilica del Santo è posto il monumento equestre del Gattamelata, capolavoro scolpito in bronzo da Donatello tra il 1446 e il 1453.

La statua, versione moderna di quella di Marco Aurelio a Roma, fu eretta in onore del condottiero della Repubblica Veneta Erasmo da Narni, detto il Gattamelata, che difese la Serenissima dagli attacchi del Ducato di Milano, e conquistò la città di Verona.

Il Gattamelata, alla guida delle sue truppe, è rappresentato a capo scoperto e vestito con una robusta armatura. Lo sguardo è severo e la vista fissa un punto lontano. La mano sinistra impugna il bastone del comando. Lo zoccolo sinistro poggia su una palla di cannone: questo espediente permette alla statua di mantenere un migliore equilibrio, dando al tempo stesso l'illusione del trotto.

La statua venne realizzata con la tecnica della cera persa, una tecnica antica utilizzata da Donatello e fu presumibilmente la prima statua equestre di grandi dimensioni fusa dai tempi dell'antichità.

Il monumento è stato concepito come un cenotafio: Erasmo da Narni fu infatti sepolto all'interno della Basilica.

Ai lati del piedistallo di trachite sono presenti due porte: le porte della vita, chiusa, e la porta della morte, socchiusa.

La scultura è uno dei massimi capolavori del Rinascimento, ed è comunemente considerata la più bella statua equestre di ogni tempo.

Scoletta del Santo

La Scoletta del Santo è la sede dell'Arciconfraternita di Sant'Antonio. L'edificio fu eretto nel 1427 e presenta una semplice facciata in mattoni, tipica delle chiese antoniane.

Nel 1504 è stata sopraelevata con la creazione della Sala Priorale: la sala ha un soffitto a cassettoni intagliato da Giovanni Cavalieri e dipinto da Domenico Bottazzo ed è ornata da affreschi che narrano la vita e le opere del Santo.

Tra questi spiccano i dipinti di Bartolomeo Montagna, di Girolamo del Santo e tre opere giovanili di Tiziano Vecellio realizzate tra il 1510 e il 1511: il Miracolo del neonato, il Miracolo del piede risanato e il Miracolo del marito geloso.

Nel 1736 venne eretto il piccolo corpo di fabbrica che unisce la Scoletta all'Oratorio di San Giorgio, con il grande scalone monumentale che porta alla Sala Priorale.

Oratorio di San Giorgio

L'Oratorio di San Giorgio è un elegante edificio in stile romanico, con facciata realizzata in mattoni a vista e tre bassorilievi in pietra, tra cui spicca al centro San Giorgio che uccide il drago.

L'Oratorio fu fatto costruire nel 1377 come mausoleo di famiglia dal marchese Raimondino Lupi di Soragna, condottiero al servizio dei Carraresi, sul modello della Cappella degli Scrovegni.

L'interno ha pareti lisce ed è coperto da una volta a botte. Gli affreschi furono realizzati da Altichiero da Zevio tra il 1379 ed il 1384.

Il soffitto è dipinto con un cielo stellato, dove sono inseriti busti di santi, simboli degli Evangelisti, dei Profeti e dei Dottori della Chiesa.

Le pareti laterali sono divise in due fasce sovrapposte: a sinistra sono raffigurate scene della Vita di San Giorgio, a destra scene del Martirio di Santa Caterina d'Alessandria e di Santa Lucia.

La parete di fondo è dominata da una grande Crocefissione, sovrastata da un'Incoronazione di Maria tra i cori angelici, mentre la controfacciata presenta scene dell'Infanzia di Cristo.

Lungo la parete destra è stato posizionato il sarcofago del marchese Raimondino.

Museo Al Santo

Il Museo Al Santo fu realizzato tra il 1870 e il 1880 per accogliere il patrimonio artistico del Museo Civico. Camillo Boito progettò la facciata in pietra bianca di Botticino e lo scalone monumentale d'accesso.

Dopo il trasferimento del Museo Civico nell'attuale sede degli Eremitani il Museo Al Santo è stato a lungo destinato all'allestimento di mostre temporanee.

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Padova (PD), Veneto, Italia
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