La città del Santo

Padova, la città di Sant’Antonio, è una città moderna e vitale, con un’offerta turistica che mescola arte, cultura, fede e benessere.

La città del Santo
© 'Vista aerea con la Basilica di Sant'Antonio (Il Santo)' di Stefano Segato
Attribuzione copiata nel clipboard Impossibile copiare l'attribuzione nel clipboard

Padova è una città moderna e vitale, con un'offerta turistica di primo piano in cui si mescolano un grande patrimonio storico-culturale, tradizioni secolari, fede e benessere. La città è situata nel cuore della pianura padana, in una posizione privilegiata del nord-est italiano, a pochi chilometri dalla Laguna di Venezia. Poco fuori città si trovano il grande polmone verde dei Colli Euganei e il grande polo delle Terme Euganee, la più grande stazione termale d'Europa.

L'Eneide racconta che Padova sia stata fondata da Antenore, principe troiano giunto in Veneto nel 1183 a.C. In seguito, la città si sviluppò nel periodo dell'Impero Romano come un importante centro culturale e commerciale con il nome Patavium.

Dopo alcuni secoli di pace e prosperità vissuti sotto l'ala protettrice dell'Impero, Padova fu travolta dalle invasioni dei barbari: nel 452 la città fu devastata dagli Unni di Attila, nel 568 fu occupata dal Re longobardo Alboino e nel 602 fu completamente rasa al suolo dai longobardi di Agilulfo.

Nella seconda metà del 700 i Franchi subentrarono ai longobardi nel dominio della città, che fu nuovamente sconvolta dall'invasione degli Ungari nell'anno 899.

Sede di un importante Vescovado, nei primi decenni del 1200 la città fu scelta come sede da un religioso portoghese, Fernando Martins de Bulhões, che ne avrebbe segnato per sempre la storia, diventando famoso in tutto il mondo come Sant'Antonio di Padova.

Dal 1222 la città è sede di una tra le più antiche e prestigiose Università del mondo. La presenza in città di Giotto e del Petrarca ne fece una delle capitali artistiche e culturali del Trecento sotto la dominazione Carrarese.

Nel 1405, dopo una lunga e cruenta lotta, Padova dovette piegarsi definitivamente all'esercito veneziano, per diventare una provincia della Repubblica Veneta, diventando comunque uno dei principali centri del preumanesimo e quindi del Rinascimento, grazie all’apporto di altri grandi maestri come Donatello e Mantegna e di un giovane Tiziano.

Negli anni della Serenissima anche l'Università prosperò e richiamò studenti ed insegnanti da tutta Europa, tra i quali Galileo Galilei, che, arrivato in città nel 1592, insegnò per 18 anni come professore di Matematica.

Il periodo della Serenissima rinvigorì la vocazione commerciale della città e donò al territorio una moltitudine di Ville Venete, eleganti dimore patrizie, tra cui spiccano, tra tutte, quelle progettate dall’architetto padovano Andrea Palladio.

La Padova attuale è una città vivibile e attiva, vivacizzata dai tanti giovani che frequentano l’Università e allo stesso tempo orgogliosa della sua cultura e delle sue tradizioni.