Ideato nel suo impianto teorico da Pietro d’Abano e attuato da
Giotto, il “Salone” di Padova nacque dall’esaltazione orgogliosa,
ottimista e laboriosa del libero Comune di Padova all’inizio del ‘300.
Il Salone di Padova comprende il ciclo di affreschi ad argomento
astrologico più vasto al mondo. In questo luogo l’astrologia è
fondamentale per decifrarne la complessa trama e applicazione. Nei 333
comparti in cui si susseguono i 12 mesi, non c’è solo l’illustrazione di
ogni attività dell’uomo governata dall’influsso dei pianeti, ma c’è
anche il suo inserimento, secondo la teoria tolemaica, nell’ordine del
cosmo. Nel Medioevo l’astrologia è cosmologia. Scorre infatti dipinta
nella fascia centrale l Eclittica il giro
che il sole fa attorno alla terra incontrando i segni zodiacali e le
stagioni dell anno e dando vita ai lavori degli uomini e al loro destino
terreno così come lo interpretavano gli astrologi del tempo.
Una pittura memorabile all’interno di un edificio unico al mondo.
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