Orto Botanico di Padova

L'Orto Botanico di Padova è il più antico al mondo ospitando circa 6.000 esemplari con 3.500 specie botaniche e il futuristico Giardino della Biodiversità.

Orto Botanico di Padova
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L'Orto Botanico di Padova è il più antico orto botanico al mondo: fu realizzato nel 1545 per lo studio delle piante medicinali per la Facoltà di Medicina dell'Università di Padova.

Voluto dal medico naturalista Francesco Bonafede, docente di Lettura dei Semplici (le piante medicinali, dette semplici nel senso di naturali), fu progettato dall'architetto Andrea Moroni su delibera del Senato della Repubblica Veneta.

L'Orto Botanico sorge su un'area di forma trapezoidale di circa due ettari, delimitata su due lati dal canale Alicorno, che fino a pochi decenni fa forniva l'acqua per l'irrigazione.

Il nucleo originario dell'Orto è rappresentato dal cosiddetto Hortus Sphaericus, al cui interno è inscritto un quadrato, a sua volta suddiviso in quattro quadrati minori detti quarti. Ogni quarto, dotato di una fontana centrale, è suddiviso in circa 250 parcelle disposte secondo eleganti geometrie. I viali sono ornati di statue e caratteristiche vasche in marmo, che ospitano piante acquatiche come ninfee e gigli d'acqua.

In tempi successivi all'Orto Botanico furono annessi la biblioteca, l'erbario e vari laboratori.

L'Orto Botanico ospita un'importante collezione di piante storiche, tra le quali una un Ginkgo Biloba piantato nel 1750, una Magnolia Sempreverde del 1786 ritenuta la più antica d'Europa, un Platano Orientale del 1680, un Cedro dell’Himalaya e una Palma di San Pietro impiantata nel 1585 e resa famosa da Goethe nel testo sulla teoria evolutiva "Saggio sulla metamorfosi delle piante".

Sono inoltre presenti varie serie di piante medicinali, piante velenose, piante insettivore, piante tipiche della macchia mediterranea, alberi da frutto, piante dei Colli Euganei e piante rare minacciate di estinzione, in una collezione che raccoglie oltre 6.000 specie diverse su un'estensione totale di 22.000 metri quadrati.

L'Orto Botanico, che ha conservato nel tempo la propria ubicazione e la struttura originaria, è stato iscritto nel 1997 nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, con la seguente motivazione:

"L’Orto Botanico di Padova è all’origine di tutti gli orti botanici del mondo e rappresenta la culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra la natura e la cultura. Ha largamente contribuito al progresso di numerose discipline scientifiche moderne, in particolare la botanica, la medicina, la chimica, l’ecologia e la farmacia”.

Il Giardino della Biodiversità

Nell'Ottobre 2014, l'Orto è stato ampliato con l'inaugurazione del Giardino della Biodiversità, progettato dall'Architetto Giorgio Strappazzon e sviluppato su un'area di 15.000 metri quadrati, dotata di una struttura avanzata e futuristica: la serra, lunga 100 metri e alta 18, è stata realizzata in vetro per sfruttare al meglio la luce e l'energia del sole, ed è dotata di una grande vasca di 450 metri cubi per la raccolta dell'acqua pivana e un pozzo artesiano profondo 284 metri che alimenta le vasche delle piante tropicali.

Il Giardino ospita ben 1.300 diverse specie vegetali provenienti da tutto il mondo, suddivise in 4 macro-ambienti, omogenei per umidità e temperatura, che riproducono le principali caratteristiche ambientali e climatiche: Foresta Tropicale Pluviale, Foresta Tropicale Subumida, Clima Temperato e Mediterraneo e Clima Arido.

All'esterno delle serre sono stati sviluppati dei giardini tematici utilizzando specie vegetali compatibili con il clima locale, come piante alimurgiche e aromatiche e giardini fioriti.

L'obiettivo principale del Giardino è stato sintetizzato in modo chiaro da Giorgio Casadoro, Prefetto dell'Orto Botanico:

"Raccontare il mondo dal punto di vista non dell’uomo, ma delle piante".

Il giardino offre tre percorsi espositivi:

  • Il primo percorso, dal nome "La Pianta e l'Ambiente" attraversa cinque diversi ecosistemi, che includono piante comuni e piante rare e in via d'estinzione,

  • Il secondo percorso, "La Pianta e l'Uomo" ricostruisce il rapporto tra la vegetazione e l'uomo

  • Il terzo, "La Pianta e lo Spazio", propone il tema della tecnologia come strumento per combattere la riduzione della biodiversità, e della crescita delle piante in ambienti estremi come potrebbe essere quello di una stazione spaziale.

Località
Orari
Lunedì
Chiuso
Martedì
10:00 - 19:00
Mercoledì
10:00 - 19:00
Giovedì
10:00 - 19:00
Venerdì
10:00 - 19:00
Sabato
10:00 - 19:00
Domenica
10:00 - 19:00

ultima entrata ore 18.15

aperto dal martedì alla domenica e tutti i giorni festivi

chiuso i lunedì feriali

Detagli

Categoria

Costo

€10.00
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